Sistemi DUAL SOURCE nelle applicazioni geotermiche
Un utilizzo ancora poco conosciuto della pompa di calore è il suo impiego nelle applicazioni ibride. Il significato di “ibrido” riconduce all’utilizzo, simultaneo o intervallato, di più fonti di scambio. L’applicazione ibrida si realizza generalmente quando coesistono più fonti di natura diversa, poiché solitamente una di esse è di tipo idrotermico ( comprendendo il geotermico ) e una di tipo aerotermico.
La ragione dell’utilizzo di un sistema ibrido va ricercata nella necessità o nell’opportunità di sfruttare le differenti caratteristiche dei diversi sistemi di scambio. Il caso analizzato riguarda la tipologia più utilizzata: un sistemi costituito da un campo geotermico abbinato ad uno scambiatore aerotermico.
La maggior parte dei sistemi geotermici utilizzano sonde verticali a ciclo chiuso. Hanno applicazione quasi universale, sono relativamente facili da progettare e sono spesso la prima e unica opzione geotermica considerata. Le barriere al loro uso più ampio tuttavia sono importanti.
- Il loro costo elevato ovvero la disponibilità di un budget limitato per la realizzazione delle perforazioni, che costituiscono la quota più cospicua dell’esborso da sostenere.
- L’insufficiente spazio per dislocare correttamente dell’intero campo sonde. Impianti di potenza significativa richiedono spazi considerevoli e non sempre questi sono disponibili.
In entrambi i casi ci troviamo a disporre di una sorgente di scambio geotermica insufficiente alla necessità. L’impasse può essere efficacemente superato adottando lo schema ibrido, che attraverso la componente aerotermica, colma il gap residuo e permette di utilizzare la parte geotermica per il suo uso più produttivo. Come ulteriore conseguenza positiva, va sottolineato un importante miglioramento del ritorno dell’investimento.
Una volta scelta l’opzione ibrida, il progettista deve integrare in modo adeguato le due diverse fonti. La soluzione più rudimentale è quella di utilizzare due pompe di calore separate. La prima dedicata al circuito geotermico e la seconda a quello aerotermico. Gli svantaggi di questa impostazione risiedono principalmente nel maggior costo da sostenere per l’acquisto delle unità e soprattutto nella necessità di approntare un sistema di regolazione che governi la coesistenza di due impianti dalle caratteristiche dissimili. Inoltre il sistema di regolazione deve essere concepito in modo massimizzare il rendimento di tutto il sistema.
Fortunatamente tutto questo è già parte integrante delle unità COMPOUND DUAL SOURCE !
- Una sola unità è in grado di gestire simultaneamente entrambe le tipologie di impianto.
- Non è necessario adottare un sistema di regolazione esterno poiché le unità COMPOUND sono nativamente dotate di un sistema di regolazione interno progettato allo scopo.
- Il sistema di regolazione WTMC che equipaggia le unità COMPOUND è già provvisto degli algoritmi necessari all’ottenimento della massima efficienza di un sistema ibrido.